lunedì 19 febbraio 2007

La quiete dopo la tempesta

Ciao a tutti!

Volevo condividere con voi la mia soddisfazione nell'aver sperimentato in prima persona il clima di serenità e festa al corteo pacifista di sabato a Vicenza. Lo farò pubblicando un'altra poesia dedicata alla città dal (più o meno) celebre Fernando Bandini.

Fernando Bandini

Questo posto amerò più d’ogni altro

A vent’anni sognavo allori.

Dio, che sciocchezza!

Ebbro del fumo della mia sigaretta

andavo incontro ai galli

che cantavano sulla collina,

vedendomi famoso

come Montale, come Sinisgalli

e abbastanza fornito di denaro

per viaggiare.

Poi l’invidia mi ha roso

il cuore vedendo gli altri,

assai più scaltri,

vantarsi d’una partenza

(Roma, Milano).

E intanto il mio astratto furore

tra i vecchi palazzi, al tavolo

d’un tranquillo caffè,

esorcizzava il suo diavolo

contro questa città indotta e bigotta.

Ottocenteschi abbati

scrollavano la testa dalle lapidi

fortemente negando

bigottismo e ignoranza. [...]

Se il verde stelo

che rispunta, se la festa

dei susini fioriti, che amo

malgrado tutto,

dal sonno vi scuotessero, onorevoli

personaggi inghiottiti dal tufo,

se la statua di Venere che ha in testa

il cappello del prete d’Araceli

calasse dalla gronda,

si potrebbe discutere per ore

sui problemi del sesso, sulla vita

della comunità

azzuffandoci nel sole

che scalda la città. […]

Allora, cosa dite? (Non rispondono,

è inutile sperare che si sveglino

i vecchi abbati

al rintocco di aprile.

Hanno avuto una vita civile

con qualche intoppo,

hanno fatto il possibile

per ingannare il prossimo e se stessi,

e alla fine hanno fatto anche troppo). [...]

Tutte le cose trascorrono in fretta

ed io rimango

ancora qui nella città natale.

Il mio cuore è un pluviometro,

esponendo la testa alle ventate

so la velocità del temporale.

E un giorno con un pugno schiaccerò

la cupola di rame del Palazzo

della Ragione,

ma sempre in ogni stagione

questo posto amerò più d’ogni altro.

(da In modo lampante, 1962)

1 commento:

Mauro_Z ha detto...

Bandini è un grande poeta e questo blog è davvero simpatico! Ciao Simone!