giovedì 15 febbraio 2007

Per Vicenza

La poesia di oggi la vorrei dedicare alla città dove lavoro e a cui sono legato per vari motivi: Vicenza, il mio capoluogo di provincia, che tra l'altro in questi giorni è oggetti di sproloqui politici e televisivi (non c'è più nessuno che parla del vero problema, cioè la questione della base americana!).

Comunque: torniamo alla poesia, e precisamente alla voce del vicentino Gino Nogara, che così ha immortalato la città del Palladio.

Mie strade (Gino Nogara)

Hanno voci cangianti le mie strade

e suoni e volti docili con esse.

Fra i muri dei cortili,

le facciate eleganti,

le stinte dei poveri grami, all’anse

dei fiumi attraccano

tranquille.

Fiorisce il tiglio rigoglioso, il platano

semi d’amore pallidi confida

all’erbe, all’acque, alle correnti azzurre […].

Le mie strade segrete.

A notte: il vento dei colli pettegola,

blandisce le foglie degli orti,

con sibili e tonfi ingorga i camini.

Sugli attici bianchi dice racconti

alle statue, e porta odori di menta

e violetta.

La lampadina dal piatto smaltato

dondola molle, sobbalza.



Ciao e buona giornata


Simone

Nessun commento: